giovedì 12 novembre 2020

The Haunting of Bly Manor

 Finalmente ho trovato un po' di tempo libero per scrivere sul blog. Queste ultime settimane sono state davvero stressanti causa tesi imminente. 

Oggi voglio parlarvi di Bly Manor. Il seguito di Hill House. Questa serie l'ho vista ormai un bel po' di tempo fa quindi il mio sarà un commento a freddo. Difatti la mia opinione è leggermente cambiata rispetto a quando l'avevo appena terminato. 

Ma andiamo per gradi. Bly Manor è il secondo capitolo di Hill House, tuttavia non segue le vicende della prima serie ma è appunto, una storia antologica, ovvero ogni stagione ha la propria trama autoconclusiva. 

Io personalmente avevo amato Hill House (qui trovate la mia recensione), una delle serie più belle del 2019 e avevo moltissime aspettative per questo nuovo prodotto. Aspettative che in parte sono state deluse.

Bly Manor ci viene presentato come un prodotto horror, peccato che di horror non abbia nulla se non l'atmosfera gotica. Gira tutto intorno a questa casa in cui sono presenti degli spiriti che hanno tendenze omicida. 

Appena ho terminato la visione ammetto di aver pensato che fosse una stagione decisamente inferiore rispetto alla prima, ma con il tempo ho capito che forse l'ho valutata in maniera sbagliata, che forse mi sono lasciata prendere dalle mie alte aspettative e che quindi la delusione sia derivata da quello. 

In effetti, secondo me, bisogna lasciare da parte la definizione di Horror per questa serie e prenderla come dice Flora alla fine, come una storia d'amore. Se capovolgiamo la prospettiva e analizziamo Bly Manor come una semplice e pure storia romantica, la serie funziona. 

Ovviamente restano alcune puntate noiose che hanno semplicemente allungato il brodo, alcuni fatti inspiegabili e complessivamente il mio giudizio non è migliorato di molto, ma vedendola sotto un altro punto di vista ha aiutato a trovare un senso al tempo perso a guardarla.

Quindi il mio voto è di 6/10.Probabilmente se avessi scritto questa recensione appena terminata il punteggio sarebbe stato di gran lunga inferiore, ma ciò mi ha permesso di rifletterci.

La consiglio a chi ha voglia di una storia d'amore con atmosfere dark e gotiche, non particolarmente adatta agli amanti dell'horror.

venerdì 9 ottobre 2020

Recensione "In modi e mondi diversi"

 

Titolo: In modi e mondi diversi
Autore: Matteo dell'Omo (Autore emergente)
Editore: Booksprint
Anno Pubblicazione: 2020
Numero pagine: 65

Trama
A differenza di quanto l'uomo abbia ponderato nei secoli, per gli abitanti di un’antica valle, il Mondo è un luogo interminabile e senza origine, dove ogni singola esistenza è indispensabile all'evoluzione e al mantenimento dell'universo; anche se, spesso, alcune vite impongono il loro volere nelle vite altrui, influenzando i loro percorsi non sempre in positivo. Come nel caso di Met, uno dei protagonisti del racconto: Met Sullivan è un ragazzo di città, che, suo malgrado e sin da piccolo, si ritrova a fare i conti con la figura paterna che impone le proprie direttive. Il testo racconta anche il tragitto che Palanka è indotto a fare per seguire i propri genitori, costretti a migrare in un mondo diverso da quello natio, per sopperire a necessità basilari. Ciò nonostante, Palanka riesce ad adattarsi nel nuovo mondo, dove prevalgono la frenesia e le abitudini digitali. I loro destini finiranno per incrociarsi e unirsi indelebilmente, al di là di ogni dogmatismo: al centro del loro legame c'è una figura autoritaria, ossessionata dal controllo e dal passato, che scatenerà ripercussioni indelebili.

Recensione
Il libro racconta una storia di una grande amicizia che dura nel tempo e pronta a superare ogni avversità. Affronta l'intero percorso dell'amicizia tra Palanka e Met, due ragazzi talmente diversi che tuttavia riescono a far conciliare i due mondi e trovare un perfetto equilibrio per affrontare insieme una vita che non sempre va per il verso giusto. 
I due si ritrovano fin da piccoli in città, Palanka è un bambino cresciuto in campagna che trova difficile ambientarsi in un mondo sempre più digitale e sempre più sconnesso dalla natura. Met rimane quasi affascinato dal mondo di Palanka, tanto da trovare una forte attrazione per questo paesaggio ignoto. 
Il contrasto tra i due mondi emerge chiaramente, mi è piaciuto molto il modo quasi poetico di raccontare un'amicizia che sfida le differenze e capace di affrontare un grave dolore nonostante tutto. Il fatto di raccontare la storia analizzando vari momenti della vita dei due ragazzi, da quando sono bambini fino a pressoché l'età adulta, rende scorrevole il libro che non diventa mai noioso e prolisso. Mi sarebbe piaciuto veder analizzato maggiormente il motivo che spinge Met alla fine del libro a fare quel che ha fatto (vi evito gli spoiler).
 Detto questo, è un libro davvero piacevole, si legge in poco tempo e lascia un senso di speranza alla fine delle pagine. La speranza che ognuno di noi incontri un Palanka o un Met che ci aiuti ad affrontare i nostri demoni e che ci aiuti a superare le difficoltà, perché nessuno di noi dovrebbe mai essere lasciato solo. 
La mia valutazione:
   Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic
Lo potete acquistare qui:

giovedì 8 ottobre 2020

SEGNALAZIONI!!

 Ciao a tutti!

Finalmente di nuovo attiva dopo due settimane di inferno causa influenza (per fortuna una semplice influenza e non Covid), per cui bando alle ciance, come si dice dalle mie parti. 

Oggi vi segnalo due splendidi romanzi, il primo di Ilaria Vecchietti "La libertà figlia del diavolo"


Una guerra tra le divinità dell’Olimpo continua da secoli, coinvolgendo anche i mortali nelle loro aspre battaglie.
Una profezia delle Moire annuncia la nascita di un eletto, la figlia della morte, che riporterà la libertà sulla Terra, liberando le varie razze dall’oppressione e dalla tirannia dei despoti olimpi. 
Un viaggio nel tempo e nella mitologia, per scoprire la salvatrice. Avventure e peripezie per trovare gli oggetti magici e gli amici che l’aiuteranno nella battaglia contro i nemici.
Il tempo sta per scadere… l’apocalisse è iniziata!






Racconti sull’innominabile. Il macabro nel Sud Italia” di Marco Marra e Gerardo Spirito, che a sole 24 ore dalla sua uscita era già in vetta alla classifica Bestseller Amazon nella categoria Narrativa Gotica e in Storie dell'occulto.

Ogni storia coinvolge e sconvolge. Nella prima, uno studente di antropologia deve far luce su antichi rituali stregoneschi raccontati da una xilografia presente nella chiesa del paese.
Nella seconda, un reduce di guerra torna nel suo paese di origine dove, anni prima, erano scomparsi diversi bambini. Poi un massacro di bestiame inspiegabile, e ancora un gruppo di ragazzini che si trova ad affrontare una macabra scoperta alle pendici del Vesuvio. Nella penultima, un ragazzino, a seguito di un tragico e misterioso incidente, viene mandato dal padre a trascorrere la notte nella casa della vecchia zia Agnese, affetta da una strana
malattia della pelle che vive isolata nel fitto del bosco. Infine, il sesto racconto narra di un giovane che va nel paese di origine della madre per presenziare al funerale di uno strano zio.
Gli abitanti dei paesi risulteranno spesso bizzarri, incastrati nel folklore delle loro terre. I personaggi sono quasi sempre in qualche modo legati alle proprie origini: dalla Terra vengono e alla Terra ritornano.
Antichi testi blasfemi, rituali osceni e creature demoniache fanno breccia nella quotidianità di questi luoghi, contribuendo a creare una piccola cosmogonia dell’Orrido e dell’Innominabile per una lettura che non potrà essere dimenticata.
Tra racconti gotici moderni, weird e fantasy dalle sfumature fantascientifiche, questo libro d’esordio è la migliore iniziazione alla letteratura che Marra e Spirito potessero realizzare.

Li potete acquistare qui:

martedì 6 ottobre 2020

Emily in Paris

Emily in Paris è una nuova serie TV targata Netflix uscita da appena qualche giorno. Ispirata dal trailer che mostrava una splendida Parigi, abiti meravigliosi e Lily Collins, ho deciso di iniziarla.
Emily è un'addetta al marketing di un'importante agenzia americana, che si trasferisce a Parigi per motivi lavorativi e si trova ad affrontare le enormi differenze culturali tra i due paesi. La trama è veramente scontata, avendo accennato nel trailer "il diavolo veste Prada" e "Sex and the City" mi aspettavo qualcosa di più sugli abiti, che invece ho trovato piuttosto basilari (seppur molto belli).
Sinceramente ho pensato di abbandonarla alla quarta puntata, sia per la trama da fan fiction, sia per gli stereotipi che ho trovato davvero fuori luogo.
Avendo vissuto in Francia, e nella stessa Parigi per un determinato periodo della mia vita, tutto ciò che ho visto in questa serie l'ho trovato ridicolo. Gli stereotipi continui che vanno avanti per tutta la serie dipingono i parigini  come un popolo scontroso,
senza voglia di lavorare e soprattutto la parte maschile ne esce fuori veramente male. Da un lato abbiamo Emily dipinta come un angelo americano che ovviamente è stakanovista e organizza non solo la sua vita ma quella di tutti quelli che le stanno attorno, dall'altro abbiamo i brutti e cattivi uomini francesi che tradiscono e ci provano costantemente  con la protagonista.
Tutto ciò viene ripetuto in ogni puntata fino a diventare sfiancante per chi guarda e ridicolo.
Ovviamente è una serie gradevole se si esclude questo odio immotivato per i francesi.
La mia valutazione non può essere più di 6/10. Davvero, è stato irritante vedere
 continuamente l'arroganza con cui Emily si ergeva su tutti.
La consiglio a chi ha voglia di una serie spensierata, una commedia romantica senza pretese.

sabato 19 settembre 2020

Recensione "Ammazzalavoro"

 

Titolo: Ammazzalavoro
Autore: Marco Turco (Autore Emergente)
Anno Pubblicazione: 2020
Numero pagine: 155
Trama
Virginia non ha niente, non ha nemmeno un futuro: senza lavoro prova in tutti i modi a diventare un ingranaggio funzionante nel meccanismo della società. Forse può semplicemente mettersi a eliminare persone, anche fare il serial killer è un signor lavoro, forse non il più gratificante, forse non implica necessariamente un rapporto a lungo termine, ma almeno è un lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. O no?

Recensione
Ammazzalavoro è un libro davvero entusiasmante. L'ho terminato nell'arco di due giorni, la trama è molto interessante ed essendo la scrittura molto veloce e ritmica, coinvolge a tal punto da non voler mai smettere di leggerlo. 
Virginia è una ragazza con dell'ottimo potenziale ma che ormai, stanca di cercare lavoro e trovarsi davanti i soliti "recruiter", decide di dare una svolta alla propria vita: uccidendoli.
Proprio da questa trama semplice e lineare, sorgono moltissimi spunti di riflessione sul mondo di oggi, dal mondo del lavoro, al sistema capitalistico, dalla disoccupazione giovanile alla facilità di ingannare il prossimo attraverso i social.
In questo sistema in cui ormai conta solo l'apparire si sviluppa il libro analizzando continuamente due punti di vista, quello della protagonista Virginia  e quello delle vittime. I capitoli sono scritti sempre in prima persona, questo permette al lettore di comprendere la finzione dietro ai loro modi di essere, portando a galla tutto ciò che di sbagliato c'è nell'ambiente lavorativo.
La svolta finale rende il tutto ancora più interessante. 
Lo consiglio a chiunque abbia bisogno di un libro che fa riflettere seppur in maniera semplice, a chiunque è in cerca disperata di lavoro e desidera avere una propria rivincita attraverso Virginia.

Valutazione:

Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic


mercoledì 16 settembre 2020

Recensione "Echi in tempesta"

Titolo: Echi in Tempesta
Autrice: Christelle Dabos
Editore: edizioni e/o
Anno pubblicazione: luglio 2020
Numero pagine: 568
1.Fidanzati dell'inverno
2.Gli scomparsi di Chiardiluna
3.La memoria di Babel
4.Echi in tempesta

Trama
Crollati gli ultimi muri della diffidenza, Ofelia e Thorn si amano ormai appassionatamente. Tuttavia non possono farlo alla luce del sole: la loro unione deve infatti rimanere nascosta perché possano continuare a indagare di concerto sull’indecifrabile codice di Dio e sulla misteriosa figura dell’Altro, l’essere di cui non si conosce l’aspetto, ma il cui potere devastante continua a far crollare interi pezzi di arche precipitando nel vuoto migliaia di innocenti. Come trovare l’Altro, senza sapere nemmeno com’è fatto? Più uniti che mai, ma impegnati su piste diverse, Ofelia e Thorn approderanno all’osservatorio delle Deviazioni, un istituto avvolto dal segreto più assoluto e gestito da una setta di scienziati mistici in cui, dietro la facciata di una filantropica clinica psichiatrica, si cela un laboratorio dove vengono condotti esperimenti disumani e terrificanti. È lì che si recheranno i due, lì scopriranno le verità che cercano e da lì proveranno a fermare i crolli e a riportare il mondo in equilibrio.

Recensione
Ho terminato l'ultimo libro della saga dell'Attraversaspecchi, ci ho messo un po' a finirlo ma non trovavo il coraggio. Avevo letto molti pareri negativi su quest'ultimo capitolo e avevo paura di rimanerne delusa. Vi dirò,  dopo aver letto recensioni dissacranti, mi aspettavo molto peggio, mi è piaciuto il finale, mi è piaciuta la storia e mi è piaciuta l'evoluzione di Thorn, un po' meno quella di Ofelia.
Purtroppo gli ultimi due libri sono stati gestiti male, vedendo anche la velocità con cui sono stati fatti uscire,credo che non siano stati pensati in maniera adeguata e se nel terzo libro speri che il tutto sia stato fatto per allungare il brodo, nell'ultimo capisci che probabilmente neanche l'autrice sapeva come finirlo e ha iniziato a condirlo di pura nozionistica.
Ho trovato davvero un peccato non approfondire tutte le arche e non sfruttarle, era davvero necessario restare per due libri su Babel? Probabilmente sarebbe stato più interessante scoprire anche le altre arche, gli altri spiriti di famiglia.

Purtroppo ti viene proprio voglia di abbandonarlo a metà,  sono stati aggiunti troppi ma veramente troppi concetti che non portano a nulla. Uno su tutti: Vittoria.
Da qui seguiranno Spoiler.
La storyline della piccola Vittoria sembra quasi essere la chiave nel terzo libro, in Echi in Tempesta viene quasi dimenticata, e tutto ciò  che abbiamo appreso sul suo potere non ha la minima importanza. Alla fine dei conti non è servita a nulla.
Altra cosa, tutto il percorso di Archibald, anche tutto il suo percorso ha semplicemente l'importanza di portare "figura x" nel punto esatto per far concludere la storia. Ma tutto ciò poteva benissimo esser fatto con un capitolo.
Tutta la storia del progetto Cornucopiando, degli Echi, dei Genealogisti  alla fine non è servita a nulla se non a complicare le idee. Troppi concetti, alcuni trattati talmente velocemente che pensi "tutto qui?", alcune idee dei primi libri completamente tralasciate, come la madre di Thorn. Troppe idee che poi si sono perse. Ho veramente tante domande che non trovano risposta, moltissime azioni intraprese da Ofelia a cosa sono servite? Neanche gli spiriti di famiglia sono serviti, i loro poteri sono stati pressoché inutili.


Parlando ora delle cose positive, mi è piaciuto il finale inaspettato, mi è piaciuto il fatto che sia stato coraggioso tanto da far morire moltissimi personaggi (seppur le morti dei vari personaggi le ho trovate descritte talmente velocemente che era quasi impossibile empatizzare perché si parlava subito di altro).
Mi è piaciuta l'evoluzione che ha avuto Thorn dal primo libro, anche se il  rapporto con Ofelia sembrava quasi più un rapporto tra fratello/sorella (davvero, saranno descritti si e no due o tre baci).
Io credo davvero che questa saga si regga molto sui primi due libri che sono stati davvero entusiasmanti. Quindi si, vi consiglio di leggerla perché nonostante tutto è una storia diversa dalle altre, è una storia coraggiosa che ha provato ad osare.
Chissà se vedremo la trasposizione cinematografica tra qualche anno, magari attraverso i film, verranno smussati tutti i concetti di troppo.

La mia valutazione:
   Image and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPicImage and video hosting by TinyPic

Lo potete acquistare qui:

lunedì 31 agosto 2020

Upload

Upload è una serie su Prime Video di appena 10 puntate della durata di circa 25/30 minuti.
La serie ruota intorno alle vicende di Nathan che dopo un incidente può decidere se effettuare l'upload oppure morire. E' ambientato in un futuro non molto lontano da noi, le persone agiate o ricche possono permettersi di Uploadarsi, ovvero la loro coscienza e il loro corpo viene trasportato in un universo gestito da persone ancora in vita (gli Angeli).
Nathan una volta scelto di Uploadare scoprirà alcune verità sulla sua presunta morte, ad aiutarlo l'Angelo (Nora) con cui vivrà anche dei momenti molto speciali.
La serie tv mi è piaciuta molto, nonostante il tema della vita dopo la morte sia stato già esplorato molteplici volte, ho trovato interessante il modo in cui è stato affrontato il tutto, con  un lato umoristico molto accentuato che non fa pesare la visione.
La trama sembra quasi scontata, si capisce fin da subito che la "morte" di Nathan non sia casuale ma bensì programmata da qualcuno, la parte interessante è scoprire chi sia questo "qualcuno" visto che fino alla fine si hanno dubbi sull'identità e sui reali motivi.
Upload termina con un colpo di scena, questa fa ben sperare il proseguimento della storia con una seconda stagione.
Il lato divertente delle varie situazioni che si creano attraverso dei bug del sistema o semplicemente grazie all'intervento dei vari Angeli, è la chiave del telefilm. Quindi se desiderate un prodotto serio, che esplora le varie possibilità e limiti di una vita dopo la morte, vi sconsiglio questa serie tv. Se invece volete qualcosa di leggero ma che al contempo vi fa riflettere se sia veramente possibile avere una vita normale anche dopo la dipartita, è la serie che fa per voi.

La mia valutazione: 8/10