Autrice: Christelle Dabos
Editore: edizioni e/o
Anno pubblicazione: luglio 2020
Numero pagine: 568
1.Fidanzati dell'inverno
2.Gli scomparsi di Chiardiluna
3.La memoria di Babel
4.Echi in tempesta
Trama
Crollati gli ultimi muri della diffidenza, Ofelia e Thorn si amano ormai appassionatamente. Tuttavia non possono farlo alla luce del sole: la loro unione deve infatti rimanere nascosta perché possano continuare a indagare di concerto sull’indecifrabile codice di Dio e sulla misteriosa figura dell’Altro, l’essere di cui non si conosce l’aspetto, ma il cui potere devastante continua a far crollare interi pezzi di arche precipitando nel vuoto migliaia di innocenti. Come trovare l’Altro, senza sapere nemmeno com’è fatto? Più uniti che mai, ma impegnati su piste diverse, Ofelia e Thorn approderanno all’osservatorio delle Deviazioni, un istituto avvolto dal segreto più assoluto e gestito da una setta di scienziati mistici in cui, dietro la facciata di una filantropica clinica psichiatrica, si cela un laboratorio dove vengono condotti esperimenti disumani e terrificanti. È lì che si recheranno i due, lì scopriranno le verità che cercano e da lì proveranno a fermare i crolli e a riportare il mondo in equilibrio.
Recensione
Ho terminato l'ultimo libro della saga dell'Attraversaspecchi, ci ho messo un po' a finirlo ma non trovavo il coraggio. Avevo letto molti pareri negativi su quest'ultimo capitolo e avevo paura di rimanerne delusa. Vi dirò, dopo aver letto recensioni dissacranti, mi aspettavo molto peggio, mi è piaciuto il finale, mi è piaciuta la storia e mi è piaciuta l'evoluzione di Thorn, un po' meno quella di Ofelia.
Purtroppo gli ultimi due libri sono stati gestiti male, vedendo anche la velocità con cui sono stati fatti uscire,credo che non siano stati pensati in maniera adeguata e se nel terzo libro speri che il tutto sia stato fatto per allungare il brodo, nell'ultimo capisci che probabilmente neanche l'autrice sapeva come finirlo e ha iniziato a condirlo di pura nozionistica.
Ho trovato davvero un peccato non approfondire tutte le arche e non sfruttarle, era davvero necessario restare per due libri su Babel? Probabilmente sarebbe stato più interessante scoprire anche le altre arche, gli altri spiriti di famiglia.
Purtroppo ti viene proprio voglia di abbandonarlo a metà, sono stati aggiunti troppi ma veramente troppi concetti che non portano a nulla. Uno su tutti: Vittoria.
Da qui seguiranno Spoiler.
La storyline della piccola Vittoria sembra quasi essere la chiave nel terzo libro, in Echi in Tempesta viene quasi dimenticata, e tutto ciò che abbiamo appreso sul suo potere non ha la minima importanza. Alla fine dei conti non è servita a nulla.
Altra cosa, tutto il percorso di Archibald, anche tutto il suo percorso ha semplicemente l'importanza di portare "figura x" nel punto esatto per far concludere la storia. Ma tutto ciò poteva benissimo esser fatto con un capitolo.
Tutta la storia del progetto Cornucopiando, degli Echi, dei Genealogisti alla fine non è servita a nulla se non a complicare le idee. Troppi concetti, alcuni trattati talmente velocemente che pensi "tutto qui?", alcune idee dei primi libri completamente tralasciate, come la madre di Thorn. Troppe idee che poi si sono perse. Ho veramente tante domande che non trovano risposta, moltissime azioni intraprese da Ofelia a cosa sono servite? Neanche gli spiriti di famiglia sono serviti, i loro poteri sono stati pressoché inutili.
Parlando ora delle cose positive, mi è piaciuto il finale inaspettato, mi è piaciuto il fatto che sia stato coraggioso tanto da far morire moltissimi personaggi (seppur le morti dei vari personaggi le ho trovate descritte talmente velocemente che era quasi impossibile empatizzare perché si parlava subito di altro).
Mi è piaciuta l'evoluzione che ha avuto Thorn dal primo libro, anche se il rapporto con Ofelia sembrava quasi più un rapporto tra fratello/sorella (davvero, saranno descritti si e no due o tre baci).
Io credo davvero che questa saga si regga molto sui primi due libri che sono stati davvero entusiasmanti. Quindi si, vi consiglio di leggerla perché nonostante tutto è una storia diversa dalle altre, è una storia coraggiosa che ha provato ad osare.
Chissà se vedremo la trasposizione cinematografica tra qualche anno, magari attraverso i film, verranno smussati tutti i concetti di troppo.
La mia valutazione:
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