sabato 27 ottobre 2018

The Haunting of Hill House

Presa dall'atmosfera di Halloween che aleggia qui in Francia, ho iniziato questa serie tv consigliatami da moltissimi. Son sincera, non conoscevo il libro e nemmeno l'autrice Jackson, quindi  mi sono fiondata a vederla senza sapere cosa aspettarmi. Avevo un po' paura, poiché avevo capito si trattasse di un genere horror e da alcuni commenti, non sapevo se sarei riuscita a terminarla. Tuttavia posso garantirvi che si guarda molto tranquillamente, non è il solito genere horror in cui creano momenti di suspence a caso, colpi di scena ogni 30 minuti e scene macabre con sangue ovunque.
La serie tv, ispirata ad un libro della Jackson, visibile su Netflix, racconta la storia di una famiglia trasferitasi in una casa "stregata" ovvero Hill House. In questa casa vivranno solo per qualche mese, prima di trasferirsi a seguito del presunto suicidio di loro madre. Ritroviamo quindi i fratelli, ormai adulti, che combattono con le loro paranoie e i loro problemi. Ma Hill House è di nuovo pronta ad entrare nelle loro vite e mettere in discussione i loro rapporti, cosa accadrà all'intera famiglia? Hill House riuscirà a chiamarli ed attrarli di nuovo nelle sue viscere? Cosa è realmente accaduto la notte del suicidio della loro madre?
La risposta a queste domande, la troverete al termine della serie, e fidatevi, non è del tutto scontata, poiché Hill House non è la solita serie di fantasmi, ma molto di più.


 Sono rimasta piacevolmente sorpresa di come siano riusciti a gestire il tutto non rendendolo una semplice serie horror con mostri e fantasmi; difatti le scene più spaventose riguardano le persone umane e le loro ansie quotidiane. I fantasmi, servono solo per far emergere ed amplificare i loro lati nascosti e le loro paure. Ho amato i monologhi dei protagonisti, per me, sono stati scelti degli attori formidabili e talmente espressivi che riuscivi quasi a sentire le loro stesse paure. L'escamotage di utilizzare dei flashback per raccontare la storia e quindi il continuo alternarsi tra i protagonisti adulti e bambini, ha reso la serie più vivace  e meno noiosa. L'unica pecca, a mio parere, sono state le prime puntate, in cui non riuscivo a capire il nesso logico di quello che accadeva, ma dalla quarta/quinta puntata i tasselli andranno al loro posto e troverete un senso a tutto.
La mia valutazione è 8/10. 

Una delle teorie più interessanti che ho letto è la possibilità che ogni fratello rappresenti uno stadio delle fasi del lutto ovvero: negazione, rabbia, giustificazione, depressione e accettazione
Per la negazione, ovviamente troviamo il fratello maggiore Steve che nega tutti gli avvenimenti accaduti in Hill House, Shirley potrebbe rappresentare la rabbia (arrabbiata con Steve, con Nell, con Lucas, con il marito ecc...), Theo con il ruolo da psichiatra in cerca di trovare ogni motivo rappresenterebbe la giustificazione, Lucas ovviamente la depressione e per finire Nell, l'unica che accetta il suo destino. E voi cosa ne pensate?

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