Titolo: Tre Cavalli
Autore:Erri de Luca
Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2000
Numero Pagine: 112
Trama
Partito da ragazzo per amore in Argentina, si butta nella furiosa lotta clandestina contro la dittatura quando gli ammazzano la sposa. Scende in fondo all'America per salvarsi la vita e impara il rovescio geografico del mondo: quello toccato non è il fondo delle ultime terre, ma il culmine delle prime. Il sud è il cappello, non le scarpe, del mondo. Molti anni e molta fortuna dopo, una donna in Italia gli rinnova in corpo l'amore e l'Argentina insanguinata. Fa il giardiniere, capisce gli alberi e la solitudine. Da un africano immigrato impara che il futuro è pieno di avvisi e che la gratitudine sta tra un coltello e i fiori. Chi cerca in questo uomo un verbo rivolto al passato non lo troverà.
Recensione
Ed eccomi qui a recensire per l'ennesima volta un libro di De Luca, ormai si è capito che è uno degli autori contemporanei che preferisco. I suoi libri sono ideali per chi, come me, si ritrova poco tempo, per chi vuole leggere un libro durante il tragitto casa-lavoro o casa-scuola.
Tre cavalli è una storia travagliata di un giardiniere, un lavoratore con una vita ricca di avvenimenti, tra rivoluzioni, amori perduti, morte e rinascita.
Una vita frammentata e spezzata che sembra trasformarsi in prosa con l'utilizzo di un'elevata quantità di punteggiatura. De Luca non è per tutti, a molti può non piacere il suo stile, io invece mi ci immergo, mi lascio trasportare dal suo fiume di parole e di poesia.
La storia sembra quasi fare da sfondo, non è importante quello che sta accadendo, è importante ciò che racconta, ciò che narra, le parole vi restano dentro e vi fanno quasi dimenticare che sono parte integrante di una storia. E' un viaggio nell'esperienza di un uomo.
Lo consiglio a chiunque apprezzi uno stile poetico, a chi voglia un libro per emozionarsi e lasciarsi trasportare.
La mia valutazione:
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