venerdì 25 ottobre 2019

Recensione Notre-Dame de Paris

Titolo: Notre-Dame de Paris
Autore:Victor Hugo
Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione:1831
Numero Pagine: 521
Trama
L'arcidiacono di Notre-Dame, Claude Frollo, si innamora della celebre danzatrice zingara Esmeralda. Incarica perciò il grottesco campanaro della cattedrale, il gobbo Quasimodo, di rapirla. Ma il capitano Phoebus de Chateaupers la trae in salvo e conquista il suo amore. Frollo uccide Phoebus facendo ricadere su Esmeralda la colpa del delitto. Quasimodo intanto, commosso da un atto di gentilezza di lei, diventa quasi un suo schiavo e la conduce a Notre-Dame per proteggerla.
Recensione
Finalmente dopo tanti anni sono riuscita a leggere questo libro! Lo volevo leggere da tempo, volevo conoscere la vera storia di Quasimodo e tornare, almeno con la mente, a Parigi.
Notre-Dame come ben sapete, racconta la storia dell'amore di Quasimodo per Esmeralda, un amore travagliato e tormentato. Come nell'omonimo cartone Disney, troviamo Frollo, un prete che si strugge anch'esso di amore per Esmeralda,la quale tuttavia prova attrazione per Phoebus. Da quest'intrecci parte la storia, una storia infelice, che non vede un lieto fine per nessuno dei protagonisti. Siamo in una Parigi del 1482, in cui si veniva uccisi per un nonnulla o per trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. In questa Parigi non c'è posto per Quasimodo, un povero orfano lasciato all'interno della chiesa per via delle sue evidenti malformazioni. Frollo decide di prendersene cura, lo cresce, lo nutre e gli dà una casa in cui vivere: Notre-Dame.
Quasimodo diventa sordo lavorando a contatto stretto con le campane della chiesa, non viene capito dai parigini, non vogliono sentirlo, viene giustiziato senza essere ascoltato, senza essere capito. Quasimodo viene lasciato indietro da tutti, nessuno che se ne prende cura, viene deriso e umiliato solo perché diverso. E' uno scarto della società e nessuno, nemmeno Esmeralda, riesce ad accettarlo.
Esmeralda d'altronde è orfana anch'essa, viene allevata da degli egiziani, fa parte della corte dei miracoli e si guadagna da vivere cantando e ballando per strada con la sua fidata capretta. Anche lei viene usata più volte, da Phoebus che la vede solo come un oggetto sessuale tanto da abbandonarla nel momento del bisogno, viene usata dallo stesso Frollo che pazzo di gelosia, la vuole salvare solo se lei si concederà. Avrà una fine drammatica, dopo aver scoperto le sue vere origini.
Entrambi i protagonisti sono usati, umiliati e derisi da una società che non vuole accettare il diverso (ricordiamo che siamo nel XV secolo).
Ho amato veramente il libro, seppur Victor Hugo molto, forse troppo, spesso di dilungasse in descrizioni. Davvero,interi capitoli dedicati al descrivere ogni singola via di Parigi e ogni singola persona che compariva nella storia. Se riuscite a superare queste parti,a mio parere, noiose, il libro vi offrirà una bellissima storia.
Valutazione:
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