venerdì 13 settembre 2019

The I-Land

The I-Land è una nuova serie Netflix, uscita appena ieri mattina. I 7 episodi hanno una durata di 40 minuti circa.
The I-Land dal trailer può sembrare molto simile a Lost: delle persone si ritrovano su un'isola deserta misteriosa. I naufraghi non presentano nessun tipo di ferite, non ricordano nulla della loro vita, nemmeno il nome e non sanno come siano finiti sull'isola. L'unica consolazione sono degli oggetti per la sopravvivenza, trovati accanto ad ognuno di loro.
Ben presto, forse anche troppo per i miei gusti, nascono delle antipatie tra i naufraghi che portano, inevitabilmente, a degli scontri.
Già, nella terza puntata, ci rendiamo conto che tutto ciò che sta accadendo sull'isola è inspiegabile e la soluzione è molto semplice: l'isola fa parte di un'esperimento che coinvolge alcuni criminali, in realtà è tutta una finzione. Se vorrete guardarlo, vi accorgerete che questa è solo la punta dell'iceberg, visto che in realtà la verità è ancora più profonda.
La trama di per sé è molto bella, complicata e profonda: quant'è lecito sperimentare su dei criminali? Quant'è lecito eliminare la loro dignità e identità per degli scopi economici? Anche se, come si evince dalle puntate, hanno partecipato in maniera spontanea all'esperimento, quant'è lecito eliminare ogni loro ricordo fino ad azzerarli?
Se la trama lascia molto a riflettere c'è qualcosa che mi ha turbato, ho trovato lo sviluppo dei personaggi troppo affrettato, appena ritrovati sull'isola sono iniziate delle antipatie, così senza senso. Speravo che in realtà, ci fosse una spiegazione, invece nulla.
Moltissimi personaggi cambiano il loro carattere nel giro di tre secondi.
E seppur posso comprendere che alcune persone cattive nascano cattive e quindi sono destinate a ripercorrere i propri errori (come lo stupratore), non credo che tutti i naufraghi, avendo perso la memoria, siano destinati a compiere di nuovo i loro stessi errori. L'ho trovata una soluzione un po' troppo semplicistica, credo che molte persone siano portate a commettere degli omicidi a seguito di esperienze che li abbiano in qualche modo deviati e come dire, portati sulla cattiva strada e non che tutti nascano come degli esseri malvagi.
 A questo punto, avrei preferito che conservassero la loro memoria così da scusare alcuni loro atteggiamenti.
In più le puntate centrali le ho trovare noiose, tutto il percorso di Chase, in cui continua a scappare senza sapere dove o come. Insomma alcune scene le ho trovate ripetitive e noiose.
Probabilmente sarebbe stato più interessante esplorare il passato dei naufraghi, capire tutto il loro percorso e non soltanto con dei flashback. Capire se delle persone, con una vita diversa, si sarebbero comportati alla stessa maniera. Questo sarebbe stato qualcosa di nuovo, di innovativo e geniale.
E invece ho come l'impressione che si sia portato semplicemente il compitino a casa, senza esagerare e mettendo una trama intrigante, che tuttavia ci viene già spiegata nella terza puntata, quindi le puntate seguenti sono una sorta di riempitivo fino all'ultima puntata che dovrebbe rivelarci finalmente il perché Chase è lì.
La mia valutazione è 6/10.  Poteva essere un buon prodotto, la trama sembra interessante ma non si osa.

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