sabato 20 giugno 2020

Recensione "La memoria di Babel"

Titolo: La memoria di Babel
Autrice: Christelle Dabos
Editore: E/O
Anno pubblicazione: 2019
Numero pagine: 447
1.Fidanzati dell'inverno
2.Gli scomparsi di Chiardiluna
3.La memoria di Babel
4.Echi in tempesta

Trama
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità.

Recensione
Ho trovato finalmente il tempo per concludere il terzo libro della saga dell'Attraversaspecchi, la memoria di Babel. In attesa dell'uscita del nuovo e ultimo capitolo della storia a luglio, volevo intanto parlarvi di questo. Non so se è il periodo incasinato della mia vita, tra tesi e lavoro, tuttavia ho faticato un po' a stare dietro la storia di Ofelia e Thorn in questo capitolo. La prima parte del romanzo difatti è stata un po' troppo caotica, la nuova Arca in cui si trova Ofelia è Babel e davvero comprendere la sua struttura è stato difficile, inizialmente si è ritrovato in un magico mondo pieno di verde e di animali esotici per poi passare direttamente alla città che nel mio immaginario è sempre restata grigia. Non so come spiegarvi ma leggendo la descrizione di Babel l'unico colore che riuscivo ad identificare è questo grigiore estremo e mi sono ritrovata un po' spaesata. Il salto temporale di due anni e sette mesi non ha aiutato granché, molto spesso, soprattutto all'inizio, non capivo cosa stessero facendo Ofelia, capire Vittoria o cosa volesse fare Archie (e soprattutto come abbia fatto a sopravvivere). La figura di Dio e del periodo della Lacerazione sta diventando sempre più complicata ed è difficile seguire la logica di Ofelia e Thorn, soprattutto perché fino ad ora non ci è ancora stato spiegato effettivamente in cosa è consistita questa Lacerazione, cosa e perché è successa, cosa sono e fanno le altre Arche. E' abbastanza complicato stare dietro a tutto ciò che ci viene svelato senza capire ciò che è accaduto all'inizio.
Il rapporto tra Ofelia e Thorn  l'ho trovato un po' sottotono per tutta la parte iniziale, in questo libro secondo me è mancata la svolta che poteva ravvivare l'interesse a metà libro. Difatti ci viene data una nozione in più rispetto a ciò che sapevamo, solo nelle ultime pagine.
Sicuramente credo che questo sia stato un libro per cercare di mettere insieme alcuni pezzi del puzzle prima del gran finale. Tuttavia credo che si sarebbe potuta inserire qualche novità o scoperta in più che ci portasse poi all'ultimo libri maggiormente preparati.
 Resta comunque una delle saghe più belle e interessanti dell'ultimo periodo e di certo non vedo l'ora di leggere l'ultimo libro che aspetto con ansia.
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