martedì 12 maggio 2020

Recensione “Uomini e Topi”

Titolo: Uomini e topi
Autore: John Steinbeck
Editore: Bompiani
Anno pubblicazione: 1937
Numero pagine: 139
Trama
La storia di un'amicizia profonda tra due uomini, due braccianti stagionali in California che condividono un sogno. George Milton si occupa da sempre con ferma dolcezza di Lennie Small, un gigante con il cuore e la mente di un bambino. Il loro progetto, mentre vagano di ranch in ranch, è trovare un posto tutto per loro a Hill Country, dove la terra costa poco: un posto piccolo, giusto qualche acro da coltivare, e poi qualche pollo, maiali, conigli. 
Recensione
Uomini e topi è un libro che si legge facilmente in un giorno.  La storia seppur breve è molto intensa e interessante. Ci troviamo in un America degli anni 30, un America costretta ad affrontare una crisi, in cui i neri erano considerati inferiori e avevano luoghi separati in cui dormire o mangiare. Il romanzo rispecchia fedelmente quel periodo, i poveri, gli sfortunati in cerca di un futuro migliore sono i nostri due protagonisti. E proprio questa ricerca della fortuna, ricerca di un posto dove poter finalmente vivere è il fulcro della storia.
L’amicizia tra i due uomini ci emoziona e ci dilania, non vi svelerò ovviamente il finale, ma preparate i fazzoletti.
Il racconto sembra quasi ciclico, come se potesse ricominciare da capo allo stesso modo più e più volte, fino a che alla fine scopriamo che il nostro desiderio non si potrà più avverare, perché qualcosa è cambiato e non ritroveremo più i nostri due amici insieme.
Valutazione:
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