martedì 5 maggio 2020

Recensione “Gli indifferenti”

Titolo: Gli indifferenti
Autore: Alberto Moravia
Editore: Bompiani
Anno pubblicazione:1929
Numero pagine: 394
Trama
Il giovane Moravia non si interessava di politica, ma il ritratto che fece di un ventenne di allora coinvolto nello sfacelo di una famiglia borghese e dell'intero Paese doveva restare memorabile. Il fascismo eleva l'insidia moderna dell'indifferenza a condizione esistenziale assoluta.

Recensione
Gli indifferenti è un libro che mi ha colpito sin dalle prime pagine. Non ho mai studiato Moravia a scuola quindi non so bene quale sia il suo stile, a chi si ispira o altro ma posso dirvi soltanto che il libro mi ha lasciato delle sensazioni contrastanti. L’intrecciarsi delle varie storie rende la lettura molto coinvolgente, non so se fosse voluto, ma mi sembrava di leggere quasi una pièce teatrale immaginando la storia come se stessi vedendo un’esibizione o un film. L’indifferenza è la chiavetta che accomuna tutti i personaggi che si comportano in maniera quasi apatica, come se nulla al mondo può cambiare e si lasciano trasportare dalla vita. Questa indifferenza per tutto ciò che li circonda si percepisce appieno nel libro, pure da chi, come me, non ha mai studiato o letto qualcosa di Moravia.
L’aspetto che mi ha più sorpreso è il fatto che sia riuscito a prendermi così tanto da non farmi smettere di leggere, seppure non accade praticamente nulla. Il libro racconta un brevissimo lasso di tempo in cui accadono pochissime cose rilevanti, ma nonostante ciò, riesce a emozionare e coinvolgere.
Sicuramente leggerò altro di Moravia, questo libro mi ha davvero fatto amare il suo stile e sicuramente approfondirò la sua scrittura.
Lo consiglio a chiunque voglia approcciarsi alla letteratura italiana del novecento.
Valutazione:
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