Titolo: Il contrario di uno
Autore: Erri de Luca
Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2003
Numero pagine: 128
Trama
Il volume raccoglie 19 racconti e un poemetto in versi. In questa sequenza di racconti esiste un motivo conduttore: l'insistenza degli affetti e della memoria, l'ossessione di una felicità che trova condivisioni e coerenze e che prova di volta in volta a chiamarsi amore, comunismo, giustizia. Infatti, "Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato".
Recensione
Il contrario di uno è l'ultimo libro di Erri de Luca che ho letto, l'ho terminato in una giornata, proprio per occupare una giornata altrimenti noiosa.
E' una raccolta di racconti di due/tre pagine che hanno in comune, per l'appunto, il "due", il contrario di uno, l'essere insieme, vivere anche una piccola esperienza con qualcuno al di fuori di noi.
Ogni racconto sembra quasi autobiografico, si racconta il 68, i moti rivoluzionari in Italia quando ci si batteva per ottenere qualcosa, si parla dello scalare una montagna, di amori di gioventù e perduti.
Ogni racconta cerca di lasciare qualcosa al lettore, qualcosa che però a me non è arrivato. Vi dirò, io amo Erri de Luca, ma questo libro l'ho trovato più debole rispetto agli altri, probabilmente per una mia predisposizione a romanzi più che a racconti.
L'altro giorno mi sono imbattuta in un commento che parlava di "libro sacrificabile", ovvero un libro da leggere dopo averne terminato uno bellissimo e che quindi non potrà mai eguagliarlo. L'ho trovata una teoria interessante, è possibile che dopo aver letto un libro bellissimo, qualsiasi altro leggiamo in seguito non ci piacerà? Non so se effettivamente possa considerarsi questo il motivo per cui non mi è piaciuto.
Tuttavia, al di là di questa teoria, credo che uno dei motivi per cui non ho colto la poetica di De Luca, sia il fatto che i racconti fossero troppo corti per poter cogliere spunti di riflessione.
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