Stephen King- Il gioco di Gerald

Titolo: Il gioco di Gerld
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Anno pubblicazione: 1992
Numero pagine: 374

Trama
In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all'ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l'ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando umiliata, lei lo allontana con un calcio, l'uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra votata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un'ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza...

Recensione
Ho terminato da appena qualche minuto la lettura di questo romanzo di King. Da mesi ormai aleggiava la voglia di leggerlo e finalmente ho trovato del tempo da dedicargli. Jessie è un'eroina moderna, una donna fragile che mostra le sue debolezze a lungo tenute nascoste. E lo fa come se ci stesse parlando, con dei ripensamenti, con la paura di parlare, di essere giudicata da noi. E questo modo di parlarci, di sfogarsi, rende la lettura vivida, come se stessimo veramente parlando con Jessie, e la crudezza del racconto della sua violenza e della sua vita ci pone di fronte a una realtà.
In questo libro non si parla di paranormale, non si parla di mosti fittizi ma si parla della scabrosità umana, di quanto un uomo possa essere infido.
Al giorno d'oggi queste violenze ci vengono raccontate sui giornali, in televisione, ma non riusciamo mai in fondo a metterci nei panni e a capire esattamente cosa abbiano passato le vittime. Le domande stupide del tipo "perché parla soltanto adesso?" trovano risposta in questo libro, l'orrore che una persona si può portare dentro per anni senza che nessuno abbia la minima idea, la vergogna, il sentirsi sbagliata ed in errore.
King utilizza lo stratagemma dell'essere incatenata ad un letto, per raccontare la storia di una donna umiliata, che ha subito violenza e che vuole riemergere più forte. Non è un libro su una donna che tenta di salvarsi la vita scappando dalle manette, è la storia di una donna che affronta i propri demoni.
Io sono sempre meravigliata di come un uomo riesca a descrivere così bene i pensieri di una donna, King riesce sempre ad impersonificarsi nei propri personaggi, a sentirli propri; tanto che quando si legge si diventa loro amici e confidenti.
Un grande libro, in cui l'orrore questa volta lo commettono degli uomini e non dei mostri. Da leggere assolutamente!
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