giovedì 28 giugno 2018

Recensione "Alice nel paese delle meraviglie- Lewis Carroll"

Titolo: Alice nel Paese delle meraviglie
Autore: Lewis Carroll
Anno pubblicazione: 1865
Trama
Nel Paese delle Meraviglie non valgono le leggi della fisica: si cade per chilometri (forse, ma non si è sicuri) senza farsi niente. Non valgono le leggi del buon senso e dell’educazione: una fanciulla britannica di buona famiglia può permettersi di bere intrugli quantomeno sospetti, o di sbocconcellare funghi magici seguendo i consigli di un bruco drogato. Può infrangere tutte le noiose poesie edificanti propinatele da pseudopoeti bacchettoni, stravolgendole in strofe di una crudeltà e di un’anarchia inaudite. Nel Paese delle Meraviglie non ci sono regole predefinite: è una bambina disambientata a creare il mondo e le entità che lo popolano. Alice non va dove la porta il cuore: va dove la porta il caos.
Recensione
Il romanzo nasce come dono fatto dallo scrittore a una bambina di nome Alice. Il libro è ricchissimo di allusioni a personaggi, proverbi, figure retoriche e giochi di parole che si intrecciano fino a creare un libro insensato in cui tutto è possibile. Leggendo il libro ci si perde nel magico mondo delle Meraviglie, la fantasia non ha limiti e i personaggi incontrati dalla piccola protagonista acquistano fascino grazie all’abilità dello scrittore di descrivere accuratamente le loro diverse caratteristiche. Tuttavia la traduzione in italiano fa perdere la vivacità dei giochi di parole di Alice, così “Do cats eat bats?Do bats eat cats?” diventa in italiano “I gatti mangiano i pipistrelli? I pipistrelli mangiano i gatti?” facendo perdere tutta la sonorità… La lettura non è impegnativa ed è adatta a tutti,un libro veloce da leggere ma tuttavia ricco di dettagli.
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