sabato 19 settembre 2015

Recensione "Il peso della farfalla" di Erri De Luca

Titolo: Il peso della Farfalla
Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2009
Numero pagine: 70
Genere: Narrativa contemporanea

Trama
Il re dei camosci è un animale ormai stanco. Solitario e orgoglioso, da anni ha imposto al branco la sua supremazia. Forse è giunto il tempo che le sue corna si arrendano a quelle di un figlio più deciso. E novembre, tempo di duelli: è il tempo delle femmine. Dalla valle sale l'odore dell'uomo, dell'assassino di sua madre. Anche l'uomo, quell'uomo, era in là negli anni, e gran parte della sua vita era passata a cacciare di frodo le bestie in montagna. E anche quell'uomo porta, impropriamente, il nome di "re dei camosci" - per quanti ne aveva uccisi. Ha una Trecento magnum e una pallottola da undici grammi: non lasciava mai la bestia ferita, l'abbatteva con un solo colpo. Erri De Luca spia l'imminenza dello scontro, di un duello che sembra contenere tutti i duelli. Lo fa entrando in due solitudini diverse: quella del grande camoscio fermo sotto l'immensa e protettiva volta del cielo e quella del cacciatore, del ladro di bestiame, che non ha mai avuto una vera storia da raccontare per rapire l'attenzione delle donne, per vincere la sua battaglia con gli altri uomini. "In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove," dice De Luca. E qui si racconta, per l'appunto, di questi due animali che si fronteggiano da una distanza sempre meno sensibile, fino alla pietà di un abbraccio mortale.
Recensione
Un libro veloce, un libro che risparmia le parole. Erri De Luca non è uno che usa parole solo per riempire spazi, fa economia e trasforma la prosa in poesia. Perché è di questo che si tratta, di pura e semplice poesia trasformata e messa in un libro che racconta una sorta di favola. Una favola della vita di una preda e un cacciatore, così distanti e così simili nello stesso momento. 
Un libro che a mio dire, va letto almeno due volte per assaporare ogni singola parola, ogni aggettivo, ogni verbo. Con il suo modo di scrivere, l'autore riesce a farti entrare nella mente dei due protagonisti, a comprendere il significato della loro vita. Una vita di solitudine per entrambi e ciò l'ha portati a costruirsi una corazza intorno, a diventare il capo branco e un bracconiere esperto. Una vita che inevitabilmente è destinata all'unione finale. Con la farfalla bianca come protagonista secondaria, (e qui ognuno può avere la sua personale visione del significato di essa) che accompagna entrambi fino alla fine dei loro giorni.

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