venerdì 21 agosto 2015

Recensione "La leggenda del pianista sull'oceano"



Titolo: La leggenda del pianista sull'oceano
Regista: Giuseppe Tornatore
Anno: 1998
Tratto da: Novecento (Alessandro Baricco)

Film del noto regista italiano Giuseppe Tornatore, La leggenda del pianista sull’oceano nasce come un film capace di emozionare generazione di spettatori. Sviluppando una concezione della musica che spinge a vedere quest’ultima come un vero e proprio mezzo per esternare, emozioni e sensazioni, altrimenti ardue da esprimere con le sole parole.
Uscito nel 1998, si rifà al monologo teatrale “Novecento” di Alessandro Baricco, concentrando la
propria trama sulla vita di un orfano, abbandonato in una delle sale del transatlantico Virginian, proprio su un pianoforte che sarà il suo “compagno” per la vita.
A trovarlo un macchinista della stessa nave che lo chiamerà con un nome che tutt’ora risulta difficile , per il sottoscritto, ricordarlo per intero: Danny Boodman T.D.Lemon Novecento (inserendo il secolo, appunto in cui questo bambino entra a far parte della sua vita) .
Tra disavventure e guai, visto il rapporto, non idilliaco, con il capitano della nave che lo spingerà spesso a doversi nascondere all’interno del freddo ventre del Virginian , troverà nei manovali della nave una vera e propria famiglia
Ma sarà proprio in seguito ad una delle sue sparizioni che il suo “magico” dono nascerà, cosi dal nulla, su i tasti d’avorio di un pianoforte. Il bambino durante la notte verrà trovato a suonare il pianoforte con una tecnica e una passione, che mai si potrebbe attribuire ad un bambino, privo di una totale mancanza di insegnamento all’arte musicale.
Crescendo, non farà altro che accarezzare i tasti di un pianoforte, per centinaia di persone (che percorrevano la traversata dell’oceano atlantico da l’Europa all’America) senza mai scendere dalla nave. Abitudine che creerà intorno a lui un alone di mistero ,tanto da portare a credere, chi viene a conoscenza della sua storia, che egli non sia reale. Che egli sia in realtà una leggenda…
Il film unisce drammaticità e commedia al tempo stesso, con piccoli siparietti comici in cui l’esuberante carattere del protagonista diventa motivo di spettacolo e mistero. Ma riesce ad esternarne la fragilità, dovuta alla comunque
limitata conoscenza della vita al di fuori della nave.
Tutto vissuto con un stupenda colonna sonora di sottofondo (di cui il nostro Ennio Morricone ne è talentuoso compositore) che vi farà battere il cuore, spero almeno tanto quanto al sottoscritto.

E ora non rimane che lasciarvi davanti alla poltrona e darvi la possibilità di capire quanto di “leggendario” passi tra gli 88 tasti di un pianoforte.
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