Jurassic World

Uno dei titoli di ultima uscita e che maggiormente ha scatenato tra i fan storici e i più moderni una vera e propria contrapposizione di opinioni.

Jurassic World si inserisce come quarto capitolo dell’ormai, storica saga, dei film di Steven Spielberg sul antico mondo dei dinosauri portato ad un’epoca più moderna.

Dopo 22 anni dall’incidente avvenuto su Isla Nublar (scenario del primo film della saga),finalmente il parco che tanto Jonh Ammond sognava di realizzare ha preso forma. Milioni di ospiti sbarcano sull’isola per osservare le attrazioni che ormai da mesi sono protagoniste del parco. Ma la monotonia delle stesse può portare ad una sempre maggiore ricerca del cosiddetto effetto “wow” (affermazione della responsabile Cleare Dearing, nonché zia dei due protagonisti principali),il che spinge alla creazione di una nuova ed “entusiasmante” creatura geneticamente modificata: L’indomitus Rex (Nome che dubito sia stato deciso durante un brain Storming, teoria che anche nel film viene avvalorata dalla reazione al nome di uno degli addetti nel parco)

Ma il passato insegna o almeno cosi si intente pensare: è possibile controllare qualcosa che non appartiene al nostro tempo, con un intelligenza fuori dal comune e che nel suo DNA riporta esclusivamente la parola: Caccia!?

Chi andrà al cinema o vedrà questo film potrà garantirsi un notevole stupore dovuto all’utilizzo di effetti speciali che per nulla risultano essere scadenti, come nei precedenti film della serie, infatti ci si ritrova in difficoltà nel distinguere verità da finzione.

Una forte dose di adrenalina e fiato sospeso in molte delle scene più movimentate del film, l’inserimento di nuovi dinosauri e il ritorno di molti dei protagonisti principali del passato: l’immancabile T-rex e i “simpaticissimi polli con gli artigli” (di cui Alan Grent era strenuo elogiatore) anche detti Velociraptor. E un immancabile canzone che nei veri amanti, provoca brividi al solo sentire le note del pianoforte.

Varcate la porta del parco a tema più famoso del cinema, ma attenti!..tra gli alberi qualcosa vi osserva e ha fame!

Cosa ci è piaciuto:
-il ritorno di un capitolo cosi atteso ha già di perse un fascino che attrae i più appassionati.

- i nuovi dinosauri, come nel film hanno un tono di novità ,che maggiormente porta a chiedersi il limite a cui si siano spinti ,nella realizzazione di molti dinosauri.

-molto interessante è l’inserimento di un “piccolo” dettaglio nel film ,che consiste nella realizzazione di un recinto con cuccioli ,di varie specie, ”ovviamente” erbivori ,che vengono cavalcati dai piccoli visitatori del parco. Chi da piccolo non sognava di avere un’esperienza cosi?

-novità nella presenza di una nuova attrazione, tali girosfere, con le quali i due protagonisti più giovani girano per le radure del parco.

-l’inserimento del vecchio sito, adibito all’ingresso del parco, che servito con la classica canzone del film, e una serie di ricordi indimenticabili, ha provocato almeno nel sottoscritto una lacrima di commozione.

-il paragone tra uno spettacolo di un qualsiasi zoo marino con tanto di delfini e orche marine, al momento in cui viene nutrito il Mosasauros.

Cosa non ci è piaciuto:

-l’aspetto forse troppo moderno, quasi futuristico, (vedi ologrammi, ecc..) che forse non corrispondeva all’idea che Jon Ammond ci aveva dato del parco.

-il nome del nuovo dinosauro: Indomitus Rex che sicuramente non eccelle per inventiva.

-la cosa che maggiormente ha disturbato il sottoscritto, è forse la possibilità da parte di uno degli addetti del parco di addestrare i Velociraptor (seppur con alti e bassi), come se fossero animali da compagnia, reputandoli dinosauri dall’indole indomabile e selvaggia.

-SPOILER FINALE:

-l’attrice che corre sui tacchi a spillo mentre scappa dal T-Rex che sicuramente, vista la velocità di che poteva raggiungere non credo sia possibile che la stessa riesca a staccarlo in corsa.

-il finale forse scontato del modo in cui l’Indomitus Rex viene ucciso (intuito almeno da una 20ina di minuti ,sulla scena finale, dalle continue inquadrature al luogo in cui si stava svolgendo la scena.)

Valutazione: