venerdì 23 ottobre 2015

Recensione "La settima onda" di Daniel Glattauer


Titolo: La settima Onda
Autore: Daniel Glattauer
Editore: Feltrinelli
Anno pubblicazione: 2010
Numero pagine: 191
Genere: Romantico/ Epistolare

Trama
Emmi e Leo: per chi ancora non li conosce, sono i protagonisti di un amore virtuale appassionante, che ha vissuto ogni sorta di emozione, a parte quella dell'incontro vero. Sì, perché dopo quasi due anni, Leo ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Emmi e partire per Boston, per ricominciare una nuova vita. Emmi non si dà però per vinta, e riesce nell'impresa di riallacciare i rapporti con Leo. Mentre lei è ancora felicemente sposata con Bernhard, per Leo in nove mesi le cose sono cambiate, eccome: in America ha conosciuto Pamela e finalmente ha iniziato la storia d'amore che ha sempre sognato. Si sa, però, l'apparenza inganna.

Recensione
Leo ed Emmi, una storia quasi senza fine. Il loro amore platonico che è andato avanti per tutto il primo libro ("Le ho mai raccontato del vento del nord") prosegue in questo seguito leggermente più a rilento. Infatti, se nel primo libro questa "struggente" relazione alimentava la storia, nel secondo si perde e mi ha portato più volte a chiedermi se mai la finiranno di essere così orgogliosi e smetterla con tutti i loro giochini che ricordano più una coppia di diciassettenni che una coppia di persone di trentanni. Insomma, a mio parere la storia è andata avanti fin troppo a lungo, per poi avere una conclusione alquanto brusca. Una storia di dubbi, pensieri anche piuttosto aggrovigliati del genere umano, pensieri che almeno una volta nella vita sono capitati a tutti di avere, ma dilungati e ripetuti durante tutto il corso della lettura. Ecco, secondo me poteva finire già dopo un'ottantina di pagine questo racconto, il resto è un ripetersi di vicende, di pensieri, di dubbi che in realtà erano già emersi e raccontati nel primo libro. 
Tuttavia un libro scorrevole, da leggere in una giornata o in una domenica di pioggia davanti a una cioccolata calda, un libro che, ahimé, non mi è entrato dentro, non sono riuscita a fare mio (a differenza del primo) ed è restato in superficie. 
Quindi se lo consiglio? 
Se avete voglia di una storia semplice, se avete o avete avuto anche voi degli struggimenti d'amore in cui non sapevate come comportarvi, se avete voglia di immergervi in una storia melensa, Sì, questo libro fa per voi. Altrimenti fermatevi al primo, molto più ricco di suspence e di suggestioni.

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