giovedì 10 settembre 2015

Recensione "28 Giorni Dopo"

Titolo: 28 Giorni Dopo
Regista: Danny Boyle
Anno: 2002
Genere: Horror

Uno dei primi film horror entrati nel panorama cinematografico del sottoscritto.
Un film girato nel 2002,di regia di Danny Boyle, ambienta la sua storia in una Londra post apocalisse.
Una misteriosa malattia si è diffusa tra le strade di una città ormai arresa all’inevitabile, la velocità di infezione sembra aver reso inutile ogni forma di ricerca e gli stessi ospedali sono ormai deserti.
E se dopo settimane di coma ti svegliassi improvvisamente con il solo ricordo dell’incidente che ti ha spedito su un lettino d’ospedale, in un ambiente apparentemente ostile ,e se non ci fosse traccia di civiltà nei dintorni.
Tutto nella norma, come nel classico film horror che si rispetti, se non ci fosse un orda di letali morti viventi a rincorrerti dopo una tranquilla visita in chiesa.
Se ci si aspetta il classico zombie ,stile “notte dei morti viventi”, che “passeggia” con andamento arrancante in questo film, gli infetti sono tutt’altro che tranquilli. Ilo loro stato li rende fenomenali corridori ,motivo per il quale le eterne fughe e i colpi di scena ti terranno con il fiato sospeso, non esentandovi dal farvi fare anche qualche piccolo salto dal divano.
Se non vi piace il sangue esentate dal vedere questo genere di film, il sangue ne scorre a litri. Tra zombie di affamati e scenari apocalittici seguirete le vicende di Jim (il fattorino risvegliatosi dal coma) e Selena (sua compagna di disavventure, alla ricerca del forse ultimo luogo sicuro sulla faccia della terra.
A mio modesto parere, non uno dei miei preferiti ma ottimo per gli amanti del genere, forse uno tra i migliori del genere “morti che escono dalle tombe”. Scoprire se dopo una permanenza traumatica su un lettino d’ospedale, un uomo può superare il risveglio peggiore della sua vita…   
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