- L'amore rende soli, pensò.
- Non c'era nulla che la rendesse felice senza di lui! Niente!
- Era lei che soffriva- ma non aveva nessuno con cui parlare.
- Ma non c'è niente di più strano, quando si è innamorati della completa indifferenza agli altri.
- Come una nuvola attraversa il cielo, così il silenzio cade su Londra, e nell'anima. Ogni sforzo cessa. Il tempo sbatte stanco dall'albero maestro. Dove ci troviamo, ci fermiamo. Rigido, lo scheletro delle abitudini tiene su da solo la struttura umana. Dove non c'è nulla.
- Se l'era immaginata, come ci si immagina la parte migliore della vita.
- Era stato tremendo, gridò, tremendo, tremendo! Eppure, il sole era forte. Eppure le cose si superano. Eppure, la vita a modo suo sommava giorno a giorno.
- Con quel dono straordinario, un dono tipicamente femminile, di ricrearsi il proprio mondo dovunque le capitasse di trovarsi.
- E avviandosi a Westminster col suo grande mazzo di rose stretto al petto per dirle senza mezzi termini (qualunque cosa lei pensasse di lui), coi fiori in mano, "Ti amo".
- Non le aveva detto "ti amo", ma le teneva la mano. Questa è la felicità, è questa, pensava.
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