venerdì 29 giugno 2018

Recensione "Una serie di sfortunati eventi"

Il telefilm, ripreso dalla saga di Lemony Snicket, narra le vicende di 3 bambini, rimasti orfani a causa di un misterioso incendio all'interno della loro abitazione. Forse vi ricorderete il film, del 2004, in cui viene raccontata soltanto una prima parte della storia, che è riscontrabile nella prima stagione.
Grazie a questa serie tv, molto più accurata e simile al libro, vediamo uno sviluppo della storyline ben diverso. Ricchissima di dettagli, umorismo nero, sceneggiatura che rispecchia lo stile dei libri.
Non scordiamoci che ovviamente, i libri sono dedicati a dei bambini, quindi moltissime scene sono surreali e impensabili, ma ciò non rende la serie tv scontata e noiosa.
La sigla iniziale è uno degli elementi che mi ha spinto a guardarla con tanto interesse, ben fatta, orecchiabile, vi entrerà in testa immediatamente. I personaggi sono ben caratterizzati e il conte Olaf, interpretato dal conosciutissimo Neil Patrick Harris, rendono l'insieme armonioso e affascinante.
In fin dei conti, è una bella serie tv, forse con episodi un po' troppo lunghi, 55 minuti credo siano troppi e rischiano di rendere la visione monotona. Visibile su Netflix, con poche puntate imparerete ad amare i fratelli Beaudelaire. E' già stata annunciata la terza e ultima stagione e non vedo l'ora di scoprire nuovi dettagli su questa società segreta, i VF.
Rispetto al film, dedicato principalmente ad un pubblico giovane, questa serie tv presenta dei dettagli abbastanza macabri, seppur non visibili alcune scene, lasciate all'immaginazione dello spettatore, sono a dir poco cruenti se si pensa che i libri fossero per dei bambini.
Altro elemento che ho apprezzato, è stato l'inserimento di Lemony Snicket, la sua presenza in alcune scene, ha reso la visione ancora più delineata e surreale, come se si stesse leggendo una storia con l'intrusione del narratore, una mossa geniale e se non ricordo male, è anche la prima volta che vedo un trucco del genere in una serie tv.
Il mio voto è 7/10!
Credo che sia una serie tv molto carina, tuttavia a tratti l'ho trovata un po' noiosa, forse per la lunghezza degli episodi.

Recensione This is Us

Volete una serie tv romantica ma non prevedibile? Volete una serie tv che vi faccia piangere ad ogni puntata? Volete una serie tv che vi faccia affezionare persino ad una macchina?
This is us è la serie giusta per voi!
Questa serie è entrata nelle mie preferite in assoluto, racconta le vicende di una famiglia, i Pearson, i continui flashback ci fanno assaporare l'intero albero generazionale di queste persone. Tutto ruota principalmente, almeno in queste prime due stagioni, intorno alla figura di Jack Pearson. Scopriamo quindi il passato non troppo sereno con un padre alcolizzato, un fratello perso nella guerra del Vietnam, in cui Jack è privo di aspettative allettanti finché non incontra Rebecca, una bella donna benestante. I due si mettono insieme, si sposano ed aspettano tre gemelli. Da qui conosciamo anche le varie storie dei tre gemelli Pearson, Kate, Kevin e Randall. Ognuno dei personaggi ha dei problemi da affrontare, chi attacchi di panico, chi l'obesità e chi problemi di abuso di medicinali.  Ogni puntata è incentrata su un personaggio o un avvenimento, ma questo non rende pesante la trama, bensì, puntata dopo puntata scopriamo un tassello del puzzle da inserire in questo enorme quadro.
Non voglio parlarvi troppo della trama, poiché è ricca di colpi di scena, fin dalla prima puntata e probabilmente vi spoilero troppo. Questa serie va vista e gustata, quando mi sono messa in paro ed ho dovuto aspettare le puntate della seconda stagione è stato un trauma. Si riesce subito ad entrare in empatia con i personaggi, ci si sente subito parte integrante della famiglia Pearson, si amano, si odiano alcuni comportamenti e si piange, si piange tantissimo! Premetto, non ho mai pianto per film, libri o serie tv, le volte in cui ho pianto si possono contare sulle dita di una mano monca, ma questo telefilm mi ha fatto piangere non so quante volte. Ti prende nell'anima, ti spezza il cuore e ti fa
soffrire già nella seconda puntata quando si scopre un fatto gigantesco che non vi dirò assolutamente!
Tempo fa, ho letto una teoria su un gruppo Facebook, molto interessante, riguardante questo telefilm, ovvero che i tre figli, Kate, Kevin e Randall rispecchiano tre delle più grandi problematiche d'America ovvero: l'obesità, l'abuso di droghe (siano esse droghe, alcool o medicine) e il razzismo nei confronti dei neri. Ecco, in effetti tutto ciò è riscontrabile in queste due stagioni in cui i protagonisti sono messi di fronte ai loro limiti, alle loro paure, le loro ansie. In realtà si affrontano anche tante altre problematiche in maniera sottile come il peso della celebrità, il cancro, la bisessualità, la morte, gli attacchi di panico, l'alcool, l'adozione. Tutte tematiche che vengono trattate in questo meraviglioso telefilm.
Detto questo, anche se ci sarebbero da scrivere altre mille pagine per trattare ogni aspetto ma vi direi troppo e non voglio rovinarvi la visione, il mio voto è 10/10!

giovedì 28 giugno 2018

Il vecchio e il mare

-Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono.

-L'uomo può essere ucciso, ma non sconfitto

-Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai.

Recensione "Alice nel paese delle meraviglie- Lewis Carroll"

Titolo: Alice nel Paese delle meraviglie
Autore: Lewis Carroll
Anno pubblicazione: 1865
Trama
Nel Paese delle Meraviglie non valgono le leggi della fisica: si cade per chilometri (forse, ma non si è sicuri) senza farsi niente. Non valgono le leggi del buon senso e dell’educazione: una fanciulla britannica di buona famiglia può permettersi di bere intrugli quantomeno sospetti, o di sbocconcellare funghi magici seguendo i consigli di un bruco drogato. Può infrangere tutte le noiose poesie edificanti propinatele da pseudopoeti bacchettoni, stravolgendole in strofe di una crudeltà e di un’anarchia inaudite. Nel Paese delle Meraviglie non ci sono regole predefinite: è una bambina disambientata a creare il mondo e le entità che lo popolano. Alice non va dove la porta il cuore: va dove la porta il caos.
Recensione
Il romanzo nasce come dono fatto dallo scrittore a una bambina di nome Alice. Il libro è ricchissimo di allusioni a personaggi, proverbi, figure retoriche e giochi di parole che si intrecciano fino a creare un libro insensato in cui tutto è possibile. Leggendo il libro ci si perde nel magico mondo delle Meraviglie, la fantasia non ha limiti e i personaggi incontrati dalla piccola protagonista acquistano fascino grazie all’abilità dello scrittore di descrivere accuratamente le loro diverse caratteristiche. Tuttavia la traduzione in italiano fa perdere la vivacità dei giochi di parole di Alice, così “Do cats eat bats?Do bats eat cats?” diventa in italiano “I gatti mangiano i pipistrelli? I pipistrelli mangiano i gatti?” facendo perdere tutta la sonorità… La lettura non è impegnativa ed è adatta a tutti,un libro veloce da leggere ma tuttavia ricco di dettagli.
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mercoledì 27 giugno 2018

Le 10 Serie Tv che ogni donna amerà!

Buongiorno a tutti, oggi ho voluto stilare una classifica per tutte le amanti delle serie tv! Questa classifica è dedicata principalmente alle donne, ma non si tratta di serie tv in cui la figura femminile è stereotipata. Parlerà di serie in cui le protagonisti femminili sono una fonte d'ispirazione, sono donne forti, energiche e capaci di affrontare tutto, nonostante i problemi della vita.
Ovviamente questa classifica si basa esclusivamente sul mio punto di vista e sulle serie tv che ho già visto, se ne avete altre da inserire scrivete pure!
PS: La classifica non è in ordine di preferenza

1. Unbreakable Kimmy Schimdt
Di questa serie, ve ne ho già parlato qui, Kimmy è una donna energica, solare, ottimista e una vera femminista. Il ruolo delle donne è centrale e super positivo, vediamo delle donne che studiano, lavorano e si guadagnano da vivere senza l'aiuto di uomini. Donne che prendono in mano la propria vita con il coraggio di rialzarsi nonostante le difficoltà!







2. Una mamma per amica
Non potevo non inserire una delle mie serie del cuore e che credo tutti conoscano. Lorelai è la vera donna forte, una donna che a 16 anni è andata via di casa e ha iniziato a lavorare per prendersi cura della propria figlia. Non ha mai accettato un aiuto esterno e seppur molto spesso viene criticata per il suo essere troppo "amica" della figlia, non possiamo non ammettere che Lorelai sia una donna forte e piena di risorse.





3. Veronica Mars
Cosa c'è di meglio di una ragazza che va contro tutta la scuola per scoprire chi ha assassinato la sua migliore amica?









4. The Handmaid's Tale
In una società che annienta il ruolo delle donne, vediamo emergere la forza di June che lotta conto la società e contro i suoi oppressori. Assolutamente da vedere. La recensione della prima stagione la trovate qui.









5.Il trono di Spade
Bhe, cosa dire della serie più chiacchierata di sempre, dove praticamente le donne hanno un ruolo centrale ed essenziale? Le donne fragili della prima stagione dimostrano una forza, un coraggio che cresce con il tempo, alla fine dell'ultima stagione vedremo le protagoniste femminili (Cercei, Daenerys, Sansa, Arya) avere la prevalenza sugli uomini. Le uniche e sole a comandare e a decidere le sorti dei vari regni.





6.Orange is the new Black
Una prigione di sole donne. Cosa aspettarsi di più? Vediamo donne ricche di problematiche relazionarsi all'interno di un contesto chiuso e costrette a vivere a stretto contatto. Seppur moltissime protagoniste sono succubi di uomini, altre dimostrano il coraggio di affrontare i loro errori.
Qui trovate la recensione!







7. This is Us
Se non l'avete vista, correte a recuperarla. La serie gira intorno a una famiglia, le protagoniste donne, Kate e Rebecca, sono donne fragili che lottano con molti problemi come il peso, o affrontare un marito alcolista. Tuttavia, seppur nella loro fragilità, queste donne non sono mai succubi, lottano contro tutto. In tutto questo, aggiungerei anche la presenza della moglie di Randall, che aiuta suo marito e che nel momento del bisogna prende in mano le redini della famiglia. Qui trovate la recensione!





8. Sex and the City
Una delle icone delle serie tv degli anni 90, quattro donne Newyorchesi, indipendenti ed estrose. Ognuna con una sua particolarità, che scardinano la figura della donna mantenuta e asessuata.









9. My mad fat diary
Ho voluto inserire questa serie tv per una serie di motivi. Innanzitutto è praticamente sconosciuta e lo trovo assurdo, credo che tutti dovrebbero vederla almeno una volta nella vita e poi perché parla di adolescenti fragili ricchi di debolezze. Rae è una ragazza in sovrappeso che ha tentato il suicidio. Il suo psicologo le consiglia di scrivere un diario per affrontare il problema. Questa storia parla di adolescenti alle prese con problemi molto spesso ignorati e trascurati dagli adulti.





10. Girlboss
Concludiamo questa classifica con questa serie tv di Netflix che narra le vicende di Sophia, diventata imprenditrici di un negozio di vestiti online. Seppur non abbia amato particolarmente questa serie tv, senza dubbio Sophia è anticonformista e rappresenta la figura di donna di successo che si è "fatta da sola".

Recensione "The Good Place"

Questa serie l'ho iniziata a vedere solamente per la protagonista Kristen Bell che ho adorato in Veronica Mars. L'ho iniziata per caso, mentre cercavo una serie per compensare la fine di The Middle e di New Girl, e sono finita in questa serie grazie a Netflix dove al momento è presente sola la prima stagione.
La serie narra le vicende di Eleonor, che una volta morta, si ritrova in una sala d'attesa e scopre di essere finita per l'appunto, nella parte buona. Michael, una sorta di angelo guardiano la guiderà e le mostrerà la parte buona, presentandole la sua anima gemella Chidi. Sembrerebbe tutto molto bello per essere vero e difatti si scoprirà alla fine della prima puntata che Eleonor in realtà è capitata per sbaglio nella parte buona e quindi inizierà un percorso di studi in cui cercherà di redimersi grazie all'aiuto di Chidi, insegnante di filosofia.
La storia raccontata così potrà sembrerà alquanto scontata, ma vi assicuro che non lo è affatto e per evitare determinati spoiler che vi rovinerebbero la visione, preferisco non parlarne. Niente è come sembra e il finale della prima stagione vi lascerà senza parole. 
Un piccolo gioiello capitato per caso, è questo quello che ho pensato terminata la visione delle prime due stagioni, divertente, sarcastica e ricca di spunti di riflessione.
Facciamo davvero del bene nel mondo? Se sapessimo cosa ci aspetterà dall'altra parte, ci comporteremmo diversamente? Quanto le nostre azioni influenzano la vita delle altre persone? Fare del bene, senza pensare a un tornaconto personale è la scelta giusta?
Una serie tv che vi metterà di fronte a voi stessi e vi farà capire che forse, fare del bene sulla terra, non è poi una brutta idea. 
Il mio voto per questa serie è: 9

martedì 26 giugno 2018

Recensione "Sleeping Beauties-Stephen King"

Titolo: Sleeping Beauties
Autore: Stephen King & Owen King
Editore: Sperling & Kupfer
Anno pubblicazione: 2017
Numero pagine: 652
 Trama

Dooling è una piccola città fortunata del West Virginia, con una splendida vista sui monti Appalachi e lavoro per tutti. È a Dooling, infatti, che qualche anno fa è stato costruito un carcere all'avanguardia destinato solo alle donne, che siano prostitute o spacciatrici, ladre o assassine, o ancora tutte queste cose insieme. Ed è una di loro, in una notte agitata, ad annunciare l'arrivo della Regina Nera. Per il dottor Norcross, lo psichiatra della prigione, è routine, un sedativo dovrebbe sistemare tutto. Per sua moglie Lila, lo sceriffo di Dooling, poteva essere un presagio. Perché poche ore dopo, da una collina lì vicina, arriva una chiamata al 911, ed è una ragazza sconvolta a urlare nel telefono che una donna mai vista ha ammazzato i suoi due amici, con una forza sovrumana. Il suo nome è Evie Black. Intorno a lei svolazzano strane falene marroni e sembra venire da un altro mondo. Lo stesso, forse, dove le donne a poco a poco finiscono, addormentate da un'inquietante malattia del sonno che le sottrae agli uomini. Un sonno dal quale è meglio non svegliarle.
Recensione
Il romanzo parla di un' epidemia che fa si che le donne si rinchiudano dentro dei bozzoli quando si addormentano. La vicenda si concentra sui protagonisti di una piccola cittadina alle prese con questa novità. In un mondo di soli uomini, riuscirà la ragione a prevalere sull'istinto selvaggio degli uomini? King con il figlio, ci trasportano in due mondi distinti, uno governato da sole donne dove regna la pace e l'amore, l'altro in cui vi sono solo uomini in procinto di una guerra civile per cercare di riportare le donne indietro. Questo dualismo è presente in tutto il libro, donne contro uomini, e credo che la scelta di ambientare gran parte del romanzo in un carcere femminile sia stata una scelta consapevole per accentuare questo dualismo.
Seppur scritto da uomini, le parti femminile sono state ben delineate e il libro è una presa di posizione da parte delle donne. Le protagonisti femminile che vediamo hanno tutte ruoli molto forti e mai stereotipati, come Lila Norcross, sceriffo della contea, la stessa Evie Black con una forza sovrumana e che tiene le redini del gioco, la giornalista, la direttrice del penitenziario, le stesse detenute. Il ruolo delle donne non viene idealizzato in questa lotta bene/male (donne/uomini) bensì viene reso reale, tutti hanno delle fragilità, commettono degli errori (molto spesso legati all'amore incondizionato verso l'altro sesso) ma non vi è la necessità di dimostrare che le donne siano il sesso debole. Questa volontà di scardinare il concetto de "le donne devono essere salvate" si percepisce anche al termine del libro.
Il libro non è di certo uno dei migliori di King, a tratti molto lento, troppi personaggi inseriti senza alcun nesso logico, la storia di Evie non viene affatto approfondita e la storia secondo me, poteva essere ridotta di molto. Tuttavia l'aspetto interessante di questo dualismo donna/uomo l'ho trovato molto interessante.
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Citazioni "Donne che amano troppo"

-Gli antichi greci erano più acuti. Usavano due parole distinte, eros e agape, per distinguere tra due sentimenti profondamente diversi che noi confondiamo chiamandoli entrambi "amore". Eros, è naturalmente l'amore-passione, mentre agape indica la relazione stabile e impegnata, libera dalla passione che esiste tra due individui che si vogliono molto bene e si preoccupano del bene reciproco.

-Da lungo tempo abbiamo imparato ad associare amore e dolore, e preferiamo il dolore. Un uomo più sano, e che ci ama davvero, non può avere un ruolo importante nella nostra vita finché non avremo imparato a liberarci dal bisogno di rivivere ancora e ancora la vecchia lotta.

- Molte donne commettono l'errore di cercare un uomo con cui sviluppare una relazione senza aver sviluppato prima una relazione con se stesse; corrono da un uomo all'altro, alla ricerca di ciò che manca dentro di loro. La ricerca deve cominciare a casa, all'interno di sé. Nessuno può amarci abbastanza da renderci felici se non amiamo davvero noi stesse, perché quando nel nostro vuoto andiamo cercando l'amore, possiamo trovare solo altro vuoto.

-Non c'è niente di male nel desiderio di essere felici, ma porre la fonte di questa felicità fuori di noi, nelle mani di qualcun altro, significa negare le nostre capacità, ed evitare la responsabilità di cambiare in meglio la nostra stessa vita.

-Quando essere innamorate significa soffrire tutto il tempo,stiamo amando troppo.Quando giustifichiamo tutti i malumori,il cattivo carattere,l'indifferenza o li consideriamo conseguenze di un passato difficile e cerchiamo di diventare la sua terapista,stiamo amando troppo.Quando leggiamo un saggio di psicanalisi e sottolineiamo tutti i passaggi che potrebbero aiutare lui,stiamo amando troppoQuando siamo offesi dal suo comportamento ma pensiamo che sia colpa nostra perchè non siamo abbastanza attraenti,stiamo amando troppo.Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo e la nostra salute,stiamo amando troppo.Quando essere innamorate significa soffrire,stiamo amando troppo.

-Bisogna amarsi per amare meglio.Invece di una donna che ama qualcun altro tanto da soffrirne,bisogna essere una donna che ama abbastanza se stessa da non voler più soffrire.

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Recensione "Santa Clarita Diet"

Inizio con dirvi che questa serie comedy è sconsigliata vivamente ai deboli di cuore, se vi danno
fastidio sangue, scene cruenti, state alla larga da questa serie. Se invece avete degli stomaci forti e delle braccia mozzate, cervelli, cuori o altro non vi creano alcun tipo di problema, guardatela!
Santa Clarita Diet parla di una giovane donna, agente immobiliare, interpretata dalla mitica Drew Barrymore, che d'un tratto muore e si risveglia, diventando a tutti gli effetti uno zombie.
Non è alla The Walking Dead, bensì è una commedia, in cui si ride da matti per la comicità di alcune scene, Sheila (D.Barrymore) lotta per sembrare il più umana possibile e cercherà, insieme all'aiuto del marito e della figlia, di sedare gli istinti da zombie. Ma Sheila deve pur mangiare, nutrirsi e il binomio tra il mangiare uomini e il sembrare una famiglia perfettamente normale fa da sfondo a queste due stagioni, visibili su Netflix.
Seconda stagione, a mio parere, migliore rispetto alla prima. Puntate che scorrono velocemente e possibilità di fare un binge-watching senza alcun tipo di problemi. Non stancano, sono divertenti e surreali. Per una volta vediamo gli zombie come essere umani, con degli affetti e non come dei mostri da uccidere senza spessore. Interessante lo sviluppo della seconda stagione, ben più elaborata della prima, dove si iniziano a delineare nuovi personaggi e nuove questioni come:
-ci sono altri zombie come Sheila?
-la morte rende veramente le persone migliori poiché libere di fare ciò che vogliono?
-sarà possibile per Sheila tornare ad una vita normale, tra un omicidio e l'altro?
Attori pazzeschi e una trama originale, vi invoglieranno a iniziare questa serie tv e a finirla in due giorni!
Il mio voto personale è 8/10!

lunedì 25 giugno 2018

Recensione Unbreakable Kimmy Schmidt

Ciao a tutti! Oggi vi voglio parlare di una serie Netflix, uscita ormai qualche anno fa e che al momento è ferma alla metà della quarta stagione (uscita a maggio 2018). Ogni puntata ha la durata di circa 30 minuti, scorre velocemente e non ha momenti di noia.
La serie narra le vicende di Kimmy Schmidt, una ragazza rimasta chiusa in un bunker per 15 anni per colpa di un fanatico religioso. La serie inizia con il ritrovamento delle ragazze nel bunker, chiamate dai media "le ragazze talpa" e con Kimmy che decide di trasferirsi a New York per cominciare una nuova vita.


E' una comedy che riesce nel suo intento, ovvero quello di far ridere ad ogni puntata grazie anche ai coprotagonisti come Titus Andromedon, ragazzo gay di colore che diventerà il coinquilino di Kimmy, o a Lillian, la padrona di casa.
Queste quattro stagioni al momento, hanno mostrato il carattere straordinario di Kimmy, che seppur con una tragica esperienza alle spalle, esperienza che tornerà a tormentarla più e più volte,  riesce a vedere il buono nel mondo e nelle persone.
La solarità, l'ottimismo e l'inesperienza si Kimmy, insieme all'irriverenza, la spontaneità e la simpatia di Titus rendono questa serie altamente godibile e divertentissima.
La serie affronta diverse tematiche nel corso delle stagioni, dal femminismo all'omosessualità, al confronto indiani-americani, all'arrivo della nuova tecnologia che spaventa la vecchia Lillian. Tuttavia la forza delle donne è innegabile e ogni puntata offre degli ottimi spunti di riflessione.
Il mio voto è: 9!

Uscite libri luglio 2018

3 luglio
Donne che leggono libri proibiti- Lisi Harrison
Gloria, Dot, Liddy e Marjorie sono amiche inseparabili fin dai tempi del liceo. Come tutte le donne degli anni Sessanta hanno desideri che non possono confessare, professioni a cui non possono ambire e compiti che devono adempiere. Ma c'è una cosa che nessuno può negare loro: gli incontri del Club dei Libri Proibiti. Ogni venerdì di plenilunio si ritrovano, infatti, per appuntamenti segreti in cui condividono letture «scandalose» e le fantasie più intime, liberandosi finalmente da ogni tabù e ogni ipocrisia. Cinquant'anni dopo, la loro piccola biblioteca proibita, per una serie di coincidenze, sarà ereditata da May-June, detta M.J., Addie, Britt e Jules, quattro sconosciute che, senza preavviso, diventeranno parte del Club. May-June è una ex editor della prestigiosa rivista "City" che ha lasciato la sua promettente carriera a New York per raggiungere il fidanzato Dan in California; Addie è una psicologa single molto disinibita; Britt è un'agente immobiliare stressata con un marito disoccupato e due gemelli terribili; Jules è una moglie e madre fin troppo devota. Quattro donne con vite, desideri e prospettive molto diverse. Ma tutte scopriranno di avere in comune la stessa inconfessata solitudine, la stessa insoddisfazione, la stessa necessità di trovare se stesse. E tra scetticismo, tradimenti e riconciliazioni, saranno proprio gli incontri del Club dei Libri Proibiti a insegnare anche a loro il valore dell'amicizia sincera e della libertà vera: quella di essere se stesse fino in fondo.

5 luglio
L'incantesimo della spada- Amy Harmon
Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell’ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell’avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l’unica magia rimasta potrebbe essere l’amore. Ma chi potrebbe mai amare… Un uccellino?

I nostri momenti magici- Caroline Roberts
Dopo aver affrontato un anno difficile, Claire desidera solo una vacanza rilassante. Ha deciso di concedersi una pausa in un bellissimo cottage al mare, per dedicarsi a scrivere tutto quello che le passa per la testa. Tre settimane di pace sono proprio ciò di cui ha bisogno per dimenticare le preoccupazioni che l’hanno assediata. È determinata a godersi la felicità che si può trovare in ogni piccolo dettaglio. Il suo rassicurante progetto, da vivere in completa solitudine, subisce però un brusco cambiamento quando Claire conosce il nuovo vicino: l’affascinante e silenzioso Ed, dal fisico scultoreo, che lui non esita a mettere in mostra durante le sue nuotate mattutine. Un po’ di romanticismo estivo rischia di mettere a repentaglio i piani di Claire, ma potrebbe anche rivelarsi il segreto per una vacanza indimenticabile...



Fiaba di morte- Andreas Gruber
Affiancato dalla giovane collega ed ex-allieva Sabine Nemez, Sneijder individua subito inquietanti somiglianze tra il metodo dell’artefice dell’omicidio a Berna e quello dello spietato serial killer Piet van Loon, da lui arrestato anni prima dopo una estenuante caccia all’uomo. Ma, procedendo nelle indagini, l’assassino sembra essere sempre un passo avanti a loro. Nel frattempo, la giovane psicologa Hannah Norland arriva a Steinfels, un penitenziario psichiatrico nel nord della Germania, con il pretesto di dirigere sessioni di terapia di gruppo con i detenuti. Ma Hannah, in realtà, è interessata a un solo prigioniero, Piet van Loon, lo stesso che per Sneijder torna misteriosamente ad essere una figura chiave in un gioco diabolico. Un gioco che dovranno fermare a ogni costo prima che altri innocenti possano cadere vittima di una nuova, perversa violenza.




10 luglio
Lei è scomparsa- Susie Steiner
A trentanove anni, Manon Bradshaw ha smesso da tempo di mandarla a dire: sia ai suoi superiori della polizia del Cambridge-shire, sia agli uomini con cui esce senza vedere la luce in fondo al tremendo tunnel degli appuntamenti al buio. Di solito, dopo quelle serate disastrose, andando a letto (da sola), accende la radio della polizia per addormentarsi cullata dal rumore dei ronzii. La rincuora sapere che i suoi colleghi sono là fuori, il bene contro il male, a occuparsi dell'ordinaria amministrazione della notte. Finché una sera, invece di sprofondare nel sonno, Manon sente qualcosa che di ordinario non ha nulla. Una chiamata per un caso di persona scomparsa - una studentessa di Cambridge, che nessuno ha più visto dal mattino prima. Settantadue ore: tanto dura la speranza in questi casi. Dopo, da una persona scomparsa si passa a cercare una persona morta. Manon è subito sulla scena del crimine a mettere insieme gli insoliti dettagli del caso: Edith Hind, ventenne, figlia di un noto chirurgo, è scomparsa da casa sua lasciando la porta aperta, il passaporto, le chiavi della macchina, il telefono, e una flebile scia di sangue. Manon capisce subito che c'è qualcosa di strano, e si prepara a indagare sapendo che, se vuole ritrovare Edith viva, ogni secondo è maledettamente importante. Con una penna classica e abilissima, Susie Steiner si rivela una delle migliori autrici di "crime" anglosassoni, con un esordio premiato dalle classifiche e dalla stampa.


17 luglio
Friend request-Laura Marshall
"Il mio nome è Louise Williams e oggi ho ricevuto un messaggio diverso dagli altri. «Maria Weston vuole stringere amicizia con te.» Forse è stato proprio questo il problema, fin dall'inizio. Maria Weston voleva diventare mia amica, e io l'ho delusa. Maria Weston vuole stringere amicizia con me. Ma Maria Weston è morta più di venticinque anni fa." Un romanzo che racconta qualcosa che potrebbe succedere a tutti noi: chi non ha paura di ricevere una richiesta di amicizia su Facebook... dalla persona sbagliata? Nessuno è al sicuro quando ha troppi segreti, perché il passato ha la brutta abitudine di tornare sempre a prenderci. E, per Louise, tornare al passato significa anche risolvere i nodi che ingarbugliano ormai da troppi anni il suo cuore.




19 luglio
Pizzeria Vesuvio- Walter Riso
È il 1951 quando a Napoli, all’ombra del Vesuvio, nasce Andrea. Non fa nemmeno in tempo a dire la sua prima parola, che i suoi genitori, Salvatore e Angela, lo portano con loro fino a Buenos Aires, attraversando l’oceano. Dall’altra parte del mare, infatti, li aspettano lo zio Giovanni e la promessa di una felicità duratura, che prende subito forma nella pizzeria Vesuvio. I profumini dei sughi deliziosi e le voci concitate della cucina accompagnano Andrea nei primi anni della sua vita, trascorsi tra le tradizioni che risalgono alle origini napoletane della famiglia e l’umile realtà del quartiere di Buenos Aires in cui vive. Ma in una grande famiglia, riuscire a trovare la propria indipendenza può rivelarsi difficile. Tra segreti, tradimenti, piccoli drammi e grandi gioie, Andrea avrà il difficile compito di conciliare i mondi che convivono in lui, come ingredienti diversi da combinare in una ricetta che cuoce solo a fuoco lento. Perché anche durante le avversità, il piatto più irresistibile a volte è quello più semplice... Se preparato con il cuore.

Il bazar dei brutti sogni

-Perché, datemi retta, di fronte alla morte si può soltanto ridere.

- Che vita è,se non puoi ridere? Meglio che ridi lo stesso.Questo è il mio atteggiamento, e lo difendo;il mondo non è triste, se non sei sano di mente.

-La vita è come uno scaffale troppo corto con due fermalibri alle estremità.

Recensione Divergent- Veronica Roth

Titolo: Divergent
Autore: Veronica Roth
Editore: De Agostini
Anno pubblicazione: 2011
Numero pagine: 480
Genere: Fantasy
-Divergent
-Insurgent
-Allegiant



Trama
La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in 5 fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sapienza, coraggio, amicizia, altruismo e onestà. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita.
Recensione
Il primo libro della trilogia narra l'inizio della selezione di Beatris Prior all'interno degli Intrepidi.  Il libro l'ho trovato abbastanza noioso, parte molto lento e non si capisce chi sia il nemico che dovranno affrontare nei prossimi libri, fino alle ultime pagine quando finalmente parte l'azione e prende anche il via il libro. Subito dopo aver letto il libro, ho visto il film e devo dire che per la prima volta nella mia vita, ho preferito il film al libro. Più azione, più movimento, più dinamicità, tutti elementi che nel libro mancano per i primi 3/4 della storia. 
Unica nota positiva, la Beatrice Prior del film risulta totalmente arrogante rispetto alla Tris che possiamo conoscere nel libro. 
La storia credo potesse risultare molto interessante ma è stato tutto fin troppo prevedibile, la storia d'amore a lieto fine, lei che riesce ad entrare all'interno degli Intrepidi, gente che muore in due righe e viene tutto dimenticato per andare avanti. Mi ha lasciato tutto molto perplessa, capisco che il libro si riferisca ad un pubblico adolescente, ma moltissime trilogie sono studiate meglio e meno scontate. Si poteva ampliare meglio il discorso delle diverse fazioni, del passato, di come vivevano, di chi e perché nascono i Divergenti. Moltissimi spunti ma niente di concreto.
Insomma, sono curiosa di leggere il seguito, per capire dove voglia portare questa storia ma non mi sento, al momento di consigliarvi la lettura. 

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