martedì 28 febbraio 2017

Recensione di "Hacksaw Ridge"



La battaglia di Hacksaw Ridge è un film del 2016,recentemente uscito nelle nostre sale cinematografiche,e fresco di premio oscar per il miglior sonoro e miglior montaggio.
Il film,diretto da Mel Gibson,narra le reali gesta di un uomo,Desmon Doss.
Primo soldato obbiettore di coscienza,volutamente incline al non utilizzo delle armi,ma
caparbiamente convinto di poter contare qualcosa sul campo di battaglia, come medico militare.
Nato in una famiglia ,in cui la presenza di un padre alcolizzato,reduce dal primo conflitto mondiale,crea un alone di depressione e violenza domestica,Desmond affida la sua vita alla religione e al suo amore per la giovane Dorothy.Si avvicina grazie a quest'ultima alla medicina e alla sempre più alta possibilità di salvare vite.Contro ogni pregiudizio e con la ferma convinzione che lo tiene a debita distanza da qualsiasi tipo di arma di fuoco,Desmond, tra granate e colpi di fucile compirà imprese degne di nota ,in una delle battaglie più dure della seconda guerra mondiale.

Il film, presenta caratteristiche che molto spesso ritroviamo nei film di Mel Gibson:
tra le varie, forse la più pressante è la crudezza delle immagini, che ti catapultano nel pieno nel conflitto e nella drammaticità di tali momenti.
Due eserciti a confronto; in cui ogni uomo può sopravvivere per 5 secondi o 5 minuti.
Come se non bastasse un ragazzo che potremmo definire "classico ragazzo di campagna" ma con un forte peso sulle spalle, dovuto all'infanzia non particolarmente eterea,vive la sua vita nella speranza di qualcosa di migliore.
La guerra prende e porta con se,giovani rampanti pronti alla guerra,bisognosi di contare qualcosa,
ma li trasforma in poco tempo in paurosi coniglietti, nascosti nelle loro buche di trincea.
Il film forse è tra i più interessanti tra i tanti che narrano vicende belliche.
Non è la classica pellicola in cui una squadra viene mandata allo sbaraglio, con qualche fortunato superstite che torna sulla tomba dei suoi compagni, a fine film.
Il ruolo questa volta è tutto per Desmond,il singolo che sfida tutti.
Egli non ha intenzione di uccidere ,al fine di portare la vittoria al suo schieramento,bensì tenta di salvare più persone possibili ,in un inferno di proiettili,sangue e interiora.
Bellissime e interessanti le azioni del film,le location e l'attenzione ai dettagli di molte tradizioni sia americane che giapponesi. Esplicito lo spirito patriottico che non si disdegna a un film sulla guerra.
Degne di nota le immagini sui reali protagonisti della vicenda, che avvicinano ad un personaggio che non esita nel definirsi un normalissimo soldato a discapito dell'importanza della sua impresa.

Quando guarderete il film,ricordatevi questa frase "ancora uno, Dio,ancora uno!" e capirete veramente chi era Desmond Doss e quello che ha realizzato.










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